Commenti su Promesse

 

Hai esplorato abbastanza bene l’universo femminile…
Anche se spesso usi la parola “femminile” in modo quasi forzato, cosa che una donna non farebbe.
Quanto di te c’è in Davide e quanto vorresti che ci fosse di te? E quanto credi che ci sia di te in Monica e soprattutto quanto vorresti che ci fosse?
Irene ce la devi proprio mettere dappertutto?
Bella quella dello “stronzo=grande amore”
Non è così avvincente come altri tuoi racconti.
Cristina G., aprile 1999

Quando penso che nulla di te possa più scioccarmi… sono costretta a ricredermi.
A volte leggevo alcune frasi, tutto sembrava normale… ma ad un certo punto mi ricordavo che non era una donna che le aveva scritte. La scena d’amore mi è sembrata ben descritta, sì, giusta… Se conoscessi quello dello “sciogli-passera” lo prenderei a schiaffi. Molto azzeccata è quella dello “stronzo-grande amore”.
Paola B., maggio 1999

“Non è proprio così che ragiona una donna… A volte, mentre leggevo, mi rendevo conto che c’era qualcosa di fuori posto: una ragazza è più tortuosa (non necessariamente più sottile) nei suoi ragionamenti, meno diretta.
Inquietante.
Barbara R., giugno 1999

E’ bello perché le cose che pensa e vive questa Monica sono più o meno quelle che stiamo vivendo noi alla nostra età: è una ragazza che sta per sposarsi, che ha avuto delle esperienze…
Il fatto che tu le abbia descritte in quel modo è un po’ curioso.
Luca S., Luglio 1999

Mi ha intrigato la vicenda del “patto” segreto, e sono rimasta un po’ delusa quando ho visto che in realtà non c’era nessun patto!
Comunque è bello.
Mi è piaciuta molto l’amicizia di Monica con Simona: mi sarebbe piaciuto avere un’amica come lei. E anche con Carmen...
Considerando che non so l’inglese, poi, avresti dovuto tradurre le frasi tratte dalle canzoni.
Rosanna B, settembre 1999

E’ molto scorrevole, si legge tutto d’un fiato perché la storia è “brillante”. Trovo che le sensazioni femminili che hai descritto nella protagonista sono viste veramente con un carattere di dolcezza e sensibilità degno di una ragazza. In certi momenti, e in effetti è una critica, si nota che ci sono ragionamenti tipici di te: troppo affrettati e... non contorti, ma poco spiegati.
Credo di aver capito abbastanza chi era il personaggio reale su cui ricalchi Carmen, ma mi domandavo se l’amica Simona esiste realmente...
Daniela L., ottobre 1999

- una lettura piacevole nella sua semplicità
- se vuoi una critica, ecco non posso dire di aver riscontrato niente di originale come storia, (ma questo non era il tuo intento ovviamente)
Tuttavia nella sua semplicità (e volutamente non uso il termine banalità) hai saputo raccontare una serie di situazioni e stati d'animo, filtrati attraverso gli occhi della protagonista, rappresentando esaurientemente una fase della vita, la ns adolescenza/giovinezza. (certo che mi viene male se ci penso, visto che sto parlando al passato...)
Quando la protagonista parlava dei suoi innumerevoli diari non potevo fare a meno di pensare a te e di quanto tu sia in questo, cioè nel cogliere e nell'appuntare giornlmente quanto ti accade attorno, così fedele ancora oggi.
Ho trovato simpatica l'appendice finale e i riferimenti alle canzoni.
Ho apprezzato molto anzi abbiamo apprezzato molto io e Franco la dedica che ci hai fatto. GRAZIE e continua a scrivere soprattutto le ''cose semplici'' che tu con la tua sensibilità riesci a cogliere e a trasferire sui fogli bianchi
Daniela L., agosto 2006

Ho letto "Promesse"; beh superato l'iniziale smarrimento-disagio di sentirti parlare al femminile il racconto scivola con grazia. Diciamo che quando ti svincoli dalla tua vena mistico-futurista (vedi "Breccia nel destino") riesci a dare il meglio. Quanto ci sia di personale (ma credo che ogni romanzo lo sia un po’) non posso saperlo ma la cosa che più mi ha stupito è la tua capacità di "ricordare" tutta una serie di emozioni, sensazioni per poi fissarle sulla pagina stampata. O forse i diari esistono sul serio?
Data: Wed, 17 Nov 1999 17:09:27 +0100
Da: "Alberto M" moorea@libero.it

Ciao, Monica!
Sono finalmente riuscito a leggere 'Promesse'!
Ciò che più mi ha colpito é stata la facilità e ricercatezza nell'immedesimarsi in una donna. Esempi: la paura di rompere i collant!
Ma soprattutto: fino a che punto vesti i panni di Monica e dove comincia la fantasia (se ne hai messa) in questo racconto?
Quel che traspare, dal trasporto con cui hai scritto, che siano tutte cose vissute in prima persona, ed allora: Carmen, Davide e Walter esistono veramente, sono uomini o donne?, ed il timore di Monica nel primo rapporto fisico con un uomo che significa?
Complimenti per come l'hai buttato giù, anche se é un pò troppo vissuto.
Paolo Toniolatti, 2000

E’ bello, scorre bene.
Rosamaria C.

“Le prime 30/40 pagine le ho lette lentamente, sporadicamente, nell’arco di un mese. Poi mi sono appassionato: mi è piaciuto davvero molto, complimenti.
Ci sono alcuni modi di dire tipicamente tuoi che si notano!
Paolo V, dicembre 2001

 
Fin dalle prime pagine si legge bene, scorre bene.
Ci domandavamo perché un ragazzo dovrebbe mettersi a scrivere "al femminile".
Le "segretarie Lattes", Maggio 2002


Hmmm, un racconto pesante....devo dire che preferisco quelli in cui ti cimenti nele tue picaresche avventure professionali, piuttosto che nelle introspezioni sentimentali.
Non so dire quanto ci hai preso nel trasporre il tuo "io" al femminile...è un procedimento che dovrei adottare su me stessa, qualche volta, magari acquisto un po in femminilità....
Se ne riparla
Manu

Certe espressioni sono decisamente e tipicamente tue.
Certe frasi invece credo che una donna non le avrebbe mai usate e, in particolare, a “mi preparai ad accoglierlo” e “sentivo la mia pelle bruciare” mi sono messa a ridere a crepapelle.
Comunque, sì, è scritto bene e il tono e l’effetto sono ben riusciti.
Mi è sembrato strano, curioso… che di questa storia con Walter, iniziata come un lampo e quasi controvoglia, lei se la porti dentro per più di due anni.
La scena della “prima volta” è un po’ scarna di particolari di contorno, anche se comunque ce ne sono diversi.

Roberta B., giugno 2004


Ho passato due belle ore filate a leggere il tuo libro! Già! grazie al fatto che non era lungo quanto Anna Karenina...ho potuto leggerlo tutto d'un botto! Ognuno ha il proprio genere preferito. Io penso di collocarmi nella media femminile che irrimediabilmente ha il debole per le storie d'amore...non quelle di Harmony intendiamoci...ma quelleche parlano di amori comuni, di amicizie, di affetti...insomma quelle che aldilà della passione e di scenari più o meno erotici riescono a raccontare le EMOZIONI
Anche se il tuo racconto è lungo appena 90 pagine e la storia è una come tante...COMPLIMENTI, perchè il tutto è narrato con estrema delicatezza e i personaggi in pochi tratti risultano vivi, pieni di spessore. Mentre Monica riviveva i ricordi sfogliando le pagine del suo diario, io leggendo, vivevo con lei le emozioni e la storia come se stesse accadendo in quel momento, forse grazie anche a un bel pò di immedesimazione in alcuni dei tuoi personaggi...
Per il resto, mi associo pienamente al giudizio dei tuoi amici...anche io, confesso, non avessi saputo che era Dario Greggio a scrivere il racconto, avrei giurato trattarsi di una donna...e non tanto per "cosa" racconti, ma per "come" lo racconti...per l'importanza che dai a certi particolari che di solito la maggior parte del mondo maschile ignora. Da questo punto di vista il personaggio di Davide è "molto femminile" e proprio per questo...direi anche...un ottimo prototipo di marito (hi!hi!)
Bellissima la riflessione che "la vita ha una sua forza...o una sua inerzia a volte che è semplicemente inarrestabile": profondamente vero....
come profondamente vero è che il grande amore lo riconosci subito pensando appena lo incontri: "chi è quello stronzo?!"....(parlo per esperienza personale ovviamente...)
Ma se ora mi metto a citare tutti i pezzi del tuo "Promesse"...finisco per fare un commento più lungo del racconto stesso!!!!. Permettimi solo di concludere con una domanda:

A QUANDO IL PROSSIMO?


Manuela S., agosto 2005


Piaciuto molto, letto d'un fiato in 3 ore in vacanza.

Claudio Z., agosto 2006


ieri sera letto 17 pagg di promesse prima della nanna....bello, mi piace + del libro che mi hai regalato, forse perchè sembra + un diario, forse x' raccontato da una ragazza, a proposito ma come fai a scrivere così? sei troppo bravo! non mi sarebbe venuto il pensiero che fosse scritto da un uomo! P.S. in Promesse, ci sono una simona e una cristina!!!!!!!
Cristina M, luglio 2008


Conception Myr 31 gennaio 2010
Ciao Dario,
Scusa si te disturbo. Non mi conosci, sono una ragazza spagnola (scusa il mio italiano) che a letto il tuo libro Promesse. Mi piaciuto tanto! Infatti far la settimana prossima una esposizione lezione del tuo libro e anche parler di te, de la tua biographia. pensato che sarebbe una buona idea chiederti personalmente quello che ti inspirato a fare questo libro? Ed anche non ho trovato molta informazione di te, solo questa piccola biographia:
"L'autore nato a Torino il 5 marzo 1967. Dopo aver conseguito la maturit scientifica nel 1985, ha frequentato per circa 2 anni la facolt di ingenieria elettronica: successivamente entrato nel mondo del lavoro, presso una grande azienda. Si occupa di elettronica e software per computer."
In un altro site d'Internet ho trovato questa informazione e vorrei spare si vero che hai scrito tutti questi libri e si scriverai prossimamente un'altro?
Sono Conci, la ragazza spagnola. Ti scrivo per raccontarti che vengo di finire la presentazione che ho fatto del tuo libro e di te, ed è stata molto bella. Questo è quello che tutti mi hanno dette (anche i professori :D). Ho cercato delle imagine di persone anonime per mettere faccie a tutti i personaggi per farlo più facile di capire a i miei compagni di classe che non hanno letto il libro. E tutto è stato molto bene, ci si hanno interessato tanto.
Ti ringrazio veramente le tue risposte e tutta la tua gentilezza. Non avevo mai imaginato che mi risponderebbe l'autore del libro che ho letto. Sono molto felice, solo posso dirte GRAZIE MILE, MUCHAS GRACIAS.
Aspetto che vai bene. Cordialmente della Spagna!!


Ciao!!!!
oh che bello fb ha cambiato carattere questo lo preferisco.
L'ho letto Dario.
Commento molto sinceramente.
Le prime 30 pagine circa le ho dovute leggere in 4 riprese.... mi annoiavo tremendamente non sentivo nulla... non entravo dentro il testo.
Mi succede anche con altri libri (non vuole essere quindi una critica è probabilmente una mia mancanza... ma se ti serve un parere deve essere onesto altrimenti non te ne fai nulla!)
Mi consolo non essendo l'unica che spreca puntini di sospensione all'infinito.
Tutte le altre pagine le ho lette di filato.
Molto bella la parte in cui la protagonista descrive il dolore provato nei periodi successivi alla fine della storia... o quando spiega come senza volerlo e senza averlo lontanamente immaginato si trova completamente dipendende e succube del tipo "stronzo".
Il finale con Davide invece non mi soddisfa.
Perchè pare piu' una scelta di compromesso e rinuncia che amore.
Ma qui forse la colpa è mia che pur raccogliendo e dando delusioni mantengo un ideale altissimo dell'"amore".
Forse per non raggiungerlo mai?
Un consiglio... quando presenti il personaggio di Carmen eviterei di esprimermi negativamente riguardo a lei.... userei una cosa piu' vaga del tipo "ripensando ora a tutta la situazione sento ancora stringersi lo stomaco" una cosa di questo tipo in modo da non focalizzare l'attenzione del lettore subito sull'amica traditrice ma lasciando che accarezzi questa possibilità pagina dopo pagina.. come un vago sospetto...
=)))
Laura, aprile 2010


Ciao Dario, ho finito di leggere PROMESSE. Se volessi definirti come scrittore userei la dicitura introspettivo del minimale hai la capacità di descrivere fatti di banalità quotidiana dandogli un senso alto, intelligente e leggero insieme, scavando nella psicologia dell’ovvio e nobilitandolo, mettendo in evidenza la profondità di qualsiasi avvenimento in un contesto generale di vita ...proietti tutto all’infinito con capacità rara di entrare nell’essenza di altri/e e tutto quello che può essere dato per scontato non è mai scontato, la banalità non è banale, l’ovvio non è ovvio. In questo racconto spieghi anche gli uomini alle donne, molto utile! E le donne le capisci molto bene alcune frasi che hai scritto potrei metterle come status su FB, su tutte il grande amore lo riconosci subito: appena lo incontri pensi chi è quello stronzo..
Tu dici di identificarti in Monica..ma a me fa l’effetto che tu sia più Davide, non so dal canto mio vorrei essere Simona l’unica innocente!!! Sono d’accordo con te sulle considerazioni su Monica, in appendice. il coraggio di amare non c'è ancora e forse mai ci sarà, nel rincorrere quella serenità terrena che costa la rinuncia alle passioni. per me la storia non è finita, i conti ancora non tornano!!!
Rita T, novembre 2010


E’ un racconto strano...non fraintendermi, mi è piaciuto moltissimo e te lo riconfermo, ma sono strane le reazioni che suscita. innanzitutto si tende a scordare che l'ha scritto un uomo. Monica è credibilissima, nella sua crescita-noncrescita, nella sua fragilità, nel suo essere poco più che bambina, adolescente e poi donna...nella sua femminilità. non si pensa all'autore quando si legge un libro, più difficile se l'autore lo conosci anche in altri "ambienti". eppure io l'ho scordato che dietro monica c'eri tu! ma è pur vero che alcuni uomini sono, a dispetto del credo popolare, più bravi delle donne nel descrivere il femminino mondo. Guarda Ruggeri "Quello che le donne non dicono" l'ha scritta lui....
I dialoghi sembrano seguire il ritmo della maturità, più infantili e sconclusionati nelle fasi giovanili (come sono realmente e giustamente i dialoghi delle ragazzine che amano l'amore ma nulla ne sanno, hanno bisogno delle parole per dar forma ad un sentimento che non conoscono ma bramano di conoscere) più compiuti, corposi, introspettivi nelle fasi adulte o cmq di crescita. Perché monica in realtà il suo percorso non l'ha finito...mette da parte, colleziona, per poter poi affrontare... conta su Davide per farlo non su se stessa. le manca poco per avere un suo IO, ma le manca. Questo diverso stile nei dialoghi riesce benissimo a sottolineare anche la diversità dei contenuti: esteriori e votati all'immagine di sé (che dipingi agli altri per vedere tu) e introspettivi alla fine (l'esame di coscienza è cominciato, mi sto mettendo in esame, sto crescendo).
Forse non lo hai nemmeno fatto apposta, forse ti è venuto naturale "interpretare" sia il ruolo che le sue varie fasi di crescita. ma ciò significa che sei bravo...bravo a raccontare, ad interpretare, a capire, a capirti.
La stranezza di cui parlavo all'inizio è soggettiva e sta nel fatto che io tendo a rimanere imprigionata in qualcosa che mi piace ma anche che mi appartenga.... mi piace ma non mi stava descrivendo e ovviamente certi contesti sono per fortuna lontani dalla mia vita (sarei decerebrata se a 36 anni avessi i problemi della monica dei 26) eppure non riuscivo a staccarmi. mi ha coinvolta pur non coinvolgendomi!!! sei davvero bravo e lo sai, non sono una da complimenti senza motivo o per farli! l'ho letto perché mi andava, ho finito di leggerlo perché mi piaceva, dico questo perché te lo meriti.
quanto alle promesse....se ne fanno che non si possono mantenere è vero...molti lo fanno, non c'è cosa che mi deluda di più! non chiedo nulla, se mi si offre uno spillo e poi non mi si dà, la delusione è fortissima.
non entro nel merito dei comportamenti di alcuni personaggi....tipo carmen o walter...sono quelli su cui incentri la storia in fondo, sono loro a ingenerare il percorso della protagonista, a deviarlo, a portarlo a ciò che è, sono i dolori, forse i tuoi....

Complimenti Dario e grazie ancora per avermelo fatto leggere
Baci e buona serata

Simona G, Febbraio 2011


ma in effetti io nn condivido che si dimentica che sia scritto da un uomo. tortuosi="isterici"? più o meno questo irrazionali
alla fine nn ho capito gabriella esposito: in appendice
Dario Greggio: sì?
gabriella esposito: quando scrivi che il coraggio di dare amore ancora in Monica non c'è Dario Greggio: sì
Dario Greggio: mah sì
gabriella esposito: nn ha fatto molti sforzi per capire da dove nascano i sentimenti di Davide per lei
Dario Greggio: era per dire che (sono idee cmq di 12 anni fa, anche mie voglio dire)
Dario Greggio: la cosa di Davide le era capitata un po' "senza volerla"
Dario Greggio: sicuramente c'era molto "feeling" ma non poteva considerarlo "amore" nel senso di sbandata, come era successo prima
Dario Greggio: e quindi, insomma, cerca di costruire una storia solida basata su elementi diversi da quelli che avrebbe considerato giusti fino a prima
Dario Greggio: Non è detto che non sia amore, ma non è come lei se lo sarebbe atteso (e forse anche gli altri, intesi in generale)
gabriella esposito: ma anche il primo non era amore
Dario Greggio: i primi primi no
Dario Greggio: quello di Valter avrebbe potuto
gabriella esposito: walter intendevo
Dario Greggio: ossia era l'idea che poteva assomigliare alla sua idea
Dario Greggio: sì
Dario Greggio: Ora non saprei ben come dire
Dario Greggio: per questo con davide che è "logico razionale e funzionale"
Dario Greggio: non corrisponde necessariamente/troppo alla idea che lei ne aveva prima
Dario Greggio: Questo era il mio punto di vista "femminilizzato" ossia basato su un po' di cose che conoscevo
gabriella esposito: dovresti scrivere la continuazione
Gabriella Esposito, Maggio 2011


“ti ho detto anche che mi piace... e poi scrivi in un modo a me consono perticolare, mai banale beh, ma anche il tuo modo di scrivere rispecchia te, nel profondo” Donatella T, ott. 2013


“ho letto il racconto lungo, quello di Monica un racconto di una donna” Monica “Massimo” F, 2015


Letta per metà... ti riconosco in quello che scrivi (per quel che ho capito di te dalla tua scrittura), ma in una forma molto più intima, più delicata. Coraggiosa, nello scoprirti. E per nulla aggressiva come a volte sembri. Non mi permetterei mai una recensione, sono un semplice lettore che concretizza sensazioni. Cercherò di fartele conoscere a lettura conclusa. Ma grazie del pensiero di avermi considerato un tuo lettore.
oh ciao ? be' i social sono più diretti o da sfogo diciamo grazie ?
vero, e per di più non sei certo una anima semplice.... ? come molte anime notturne!
ahah no, diciamo sto seguendo il referendum ma è meglio che mi metta a dormire
Buona notte, Cinzia, lieto di averti conosciuta e letta... ?
E' fine il tuo narrare, fluido. Il tema - mi permetto di parlarti con sincerità - mi lascia qualche dubbio. Un cammino troppo percorso, anche se ben di rado con la misura, il tatto che dimostri. Un lettore cercherebbe forse vie di fuga oltre i confini dell'ego biografico. Cerca rispecchiamento... e trova la tua vita. Ma mi piace il tuo stile. Arriverò alla fine della lettura nei prossimi giorni. Questa non è poi la sede per parlarne, troppo frettolosa! Perdona se ti sembro presuntuoso, ti ho espresso le mie impressioni...
oh non è la mia vita... un mix di cose e di persone... comunque sì, questo era un po' un esperimento, quindi soffre di quei limiti là
grazie!
immagino non sia la tua vita, ma l'inquadratura narrativa lo suggerisce
sì certo poi le cose son sempre quelle
una cosa bella è che si coglie il TUO piacere di narrare, e risveglia un piacere della lettura
Il tuo racconto ha tutti canoni del racconto erotico possibile - e siccome sei palesemente una donna intelligente sapresti trovar l'equilibrio a quel punto poter leggere un romanzo erotico italiano al femminile e per di più con un 'aura di eleganza... è la volta che ti pubblicano.
Paolo Cossato (fb/cinzia), 6/2016


Ciao Dario,
ho letto il tuo racconto..ed ho finito con lacrime di commozione. Sei davvero vicinissimo alla super sensibilità femminile Spero vivamente che ti rispecchi anche il lieto fine del racconto
Io mi trovo in un momento di limbo del tuo racconto, eccetto il fatto che fortunatamente ho ancora i genitori, e mi sembra davvero impossibile che possa accadere qualcosa che mi faccia venire fuori e che possa essere apprezzata da qualcuno che capisca veramente come sono.
Grazie per il racconto
Silvia (di molfetta), giugno 2016


Cioè mi piace mi scappa da leggerlo ... ne ho bisogno .
Si adesso devo finirlo assolutamente ... quei libri che sentì che ti diverti che ti stai svagando che fai qualcosa X te che dedichi tempo a te .. il piacere della lettura dicevano una volta .
Promesse e consensuale alla mia età ! Mi ci trovo ... non io come ragazza .. non in tutto .. ma le ragazze quando io ero ragazza .. la vita gli amici L ambiente quando ero ragazza . E scritto da una donna promesse . Un uomo non potrebbe carpire certe sfumature così
Cioè la stessa storia la scriverebbe con altri aggettivi percezioni etc . E no sono a pag 21 ... non dirmi
Pag 49 dici che per attrarre è importante essere interessante ... non la bellezza in se !!! Guarda i vecchi messaggi di questi giorni ??????L avevo detto uguale uguale .. non avevo ancora letto qui ovviamente !!!
Elvira S., dicembre 2016

Elvira S 30.12.2016 18:32
bello bello bello !!! l ho finito adesso
Ho dovuto interrompere nel pomeriggio per colpa di una pletora di extracomunitarie che son venute a richiedere prestazioni ambulatoriali senza prenotazione senza ticket senza aspettare il loro turno etccc cosi di pomeriggio mentre io sarei qua per espletare le attività di urgenza ... comunque meno male che non c'erano urgenze vediamo il mezzo pieno del bicchiere!!
non so quali riferimenti ho colto... non conosco .. so quanti ne ho immaginati... so quanta nostalgia ho avuto ... so quanto piacevolmente pensavo mentre leggevo ...
pensavo alla mia gioventù a chi avrei potuto assomigliare io se fossi stata un personaggio, chi della mia vita mi ricordava qualcuno... paragonavo tutto .. pensavo alle mie storie a quello che ricordavo e quello che non ricordavo .. alle diversità rispetto a quello che era successo a me alle similitudini nei pensieri nelle considerazioni nei giudizi di allora su fatti che solo a quell età possono accadere in quel modo alle persone . Ho sentito il tempo . non come succede di solito che è un tempo in dimensione puntuale, che dice che sono vecchia e che la bellezza di gioe dolori e vicissitudini giovanili è lontanissima , finita confinata nel passato. No ho sentito il tempo nella sua lunghezza , ho assaporato tanti momenti per esteso . Mi si era amplificata l'esperienza temporale ... gratificante per me .. una sorta di piacere che mi ha dato la lettura
Ho passato delle ore piacevolissime nel fare tutto questo.
Magari tu lo hai scritto per quel piacere che da lo scrivere e per te stesso .... io l ho letto per me . Siccome tuttavia sei tu che me lo hai spedito ...grazie fallo ancora !!!
Ti ho scritto di getto, ho scritto male .. non importa con la tua sensibilità tu mi capisci .
Poi vorrei dirti una cosa che non c'entra. adesso x me è facile in questo momento pensare che sto scrivendo a Cinzia ... coniugare tutti giusti gli aggettivi etcetera ... invece all'inizio parlando di lavoro o l'altro giorno per telefono riconoscendo la tua voce avevo paura di sbagliare. imbarazzo perche non volevo ferire o offendere. Se farò ancora o se ho fatto errori non lo so ma non vorrei farli di fatto. Parlare in inglese sarebbe certo piu facile le possibilità di declinare maschile o femmin ile gli aggettivi etc è decisamente ristretta in quella lingua ma sarebbe ristretto anche il mio vocabolario e la mia capacità di esprimere esattamente quello che voglio dire e poi sarebbe innaturale molto piu innaturale che sbagliare adesso una o una a finale .

una bacio Cinzia a presto

ciao Cinzia
finito di leggere adesso
si legge bene...scorre... piacevole...
sorprendente davvero
sapere che a scrivere era un uomo ..stupisce

ma adesso ho capito

grazie..semplicemente grazie

Giovanna Fasci, 24.1.16



(ndr: sia Bizio e Barbara che Giovanna , che Federica, che Flora non hanno letto o comunque terminato il libro... avendo letto altri miei scritti, posso solo immaginare perché questo non l'abbiano retto... :-) )